roccia

07.10.2012 - Sardegna golfo di Orosei - Cala Goloritzè - Baunei (Ogliastra) - Sinfonia dei mulini a vento

Gruppo: Cale del Golfo di Orosei

Regione: Sardegna

Locaità di partenza: Baunei - (OG)

Struttura d'appoggio: Ristorante del Golgo

Esposizione: Nord-est

Sentiero per Cala Goloritze'

Massima elevazione raggiunta: 216 m

Dislivello Totale: 300 discesa e risalita della Cala

Dislivello della via: 166 m

Difficoltà: VII- in libera o VI+/A0

Attrezzatura utilizzata: friend medio piccoli

Tempi di percorrenza: 45' discesa per l'attacco - 3 h per la via - 1.15 h la risalità della Cala

Descrizione generale
L'Aguglia Di Goloritzè è un imponente monolite di calcare che si innalza autorevole a custodia dell'omonima Cala. Sito in uno dei più sorprendenti scenari naturali del mediterraneo, offre un avventura unica, in grado di offrire un esaltante connubio tra arrampicata e mare. Conosciuta e descritta solennemente dai più famosi scalatori dei nostri tempi, prensenta una serie di linee impegnative di grande blasone, una delle più semplici, da noi percorsa, è considerata la via normale più difficile d'Italia, per cui occorre valutare la salita con giudizio e rettitudine.
La via percorsa è anche la più logica integralmente attrezzata a chiodi (eccetto alcune soste) sfrutta diedrini, fessure, caminetti tecnici e mai ovvi. Purtroppo l'eccessiva frequentazione ha reso molti passaggi unti e non più superabili senza ricorrere alla progressoine artificiale.

Attacco, Descrizione della via
Dalla Satale SS125 raggiungere Baunei,seguire le indicazioni per il ristorante del Golgo fino a raggiungere il parcheggio da cui inizia il trekking di discesa nella valletta, dopo un ora i vostri occhi si illumineranno e le vostre mani incomincieranno a prudere. Lasciato il sentiero a pochi metri dalla cala, in breve si raggiunge l'attacco della via che si trova alla base di una fessura verticale a destra di una linea di spit (via Sole Incantatore). Nella fessura sono visibili i primi chiodi.

1° tiro:
Si risale direttamente le fessura alla fine della quale (terrazzino) si dovrebbe obliquare a sinistra. Noi qui abbiamo sbagliato linea seguendo gli spit verticali e dovendo correggere per raggiungere la prima sosta. 40 m, 6a e aulche metro di 6b (sulla linea seguita), svariati spit e qualche chiodo vecchio.

2° tiro:
Superare il tetto ben ammanigliato sopra la sosta. Proseguire nella fessura prestando attenzione a qualche masso instabile e raggiungere la base di un caminetto. Sosta su chiodi e cordoni. 20 m, V°+, 2 chiodi.

3° tiro:
Risalire il camino sulla paretina sinistra (sfruttare la lama), poi con tecnica ad incastro raggiungere il primo lontano chiodo. Proseguire con la medesima tecnica fino a raggiungere la sommità dell'avancorpo staccato dalla torre principale. 20 m, VI°+.

4° tiro:
Salire la fessura sopra la sosta, tornando sulla torre principale. Superare con passi tecnici lo strapiombo fessurato che porta una cengia su cui si traversa verso destra fino alla sosta. 30 m, VII°-/A0.

5° tiro:
Proseguire lungo la evidente fessura sfuttandola solo per le dita fino a una pancia difficile che si supera sulla destra. Sempre su strapiombo giungere alla sosta. 30 m, VI°+/A0

6° tiro:
Dalla sosta risalire le rocce rotte verso destra, poi per fessura (piccolo strapiombo) fino a raggingere le placche sommitali che portano alla sosta a fix sull'affilata vetta. 30 m, V, V+.

Discesa
Discesa.
In corda doppia lungo la via "Sole Incantatore" con quattro evidenti calate fino alla base.Poi il meritato bagno nel mare cristallino emla risalita al parcheggio

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