roccia
26.01.2014 - Corna di Medale - Antimedale (780 m) - Via Chiappa
Gruppo: Alpi Orobie - Gruppo delle Grigne
Regione: Lombardia
Locaità di partenza: Rancio (LC)
Struttura d'appoggio: -
Esposizione: Sud
Sentieri utilizzati: 56 - 58
Massima elevazione raggiunta: 780 m
Dislivello Totale: 370 m
Dislivello della via: 145 m - 220 m lo sviluppo
Difficoltà: V+ / VI- (un passaggio)
Attrezzatura utilizzata: Normale da arrampicata, possibilità di integrare con friends e nuts
Tempi di percorrenza: 15'/20' per l'attacco – 3/3,5 h la via – 40' la discesa
Descrizione generale
Una via classica di soddisfazione.
Abbiamo arrampicato a fine gennaio, iniziando poco prima di mezzogiorno. Temperatura al suolo una decina di gradi.
La giornata era molto soleggiata, la parete al sole, e la roccia calda.
Nel pomeriggio si è alzato un po' di vento che però non ci ha infastidito, scalando abbastanza al riparo della parete. Condizioni ottime.
Attacco, Descrizione della via
Da Lecco seguire le indicazioni per l'ospedale Manzoni e successivamente per la ValSassina.
Non utilizzate la nuova superstrada perché dovreste fare dietro-front per circa 8 Km.Dopo aver oltrepassato il quartiere Malavedo e il ponte poco oltre il Bar Sole, in corrispondenza di uno stretto tornante a destra, si segue a sinistra la via Quarto.
Raggiunta una piazzetta (presente il capolinea dell'autobus) salire lungo una strada asfaltata molto ripida sulla destra e nuovamente a destra al bivio.
Proseguire fin dove possibile, cercando parcheggio lungo la strada. Il sentiero a piedi parte oltre una sbarra posta sulla sinistra di un tornante e costeggia le reti paramassi.
Proseguire sino ad incontrare una freccia gialla che indica la ferrata del Medale.
Seguire il sentiero che sale nel bosco, aggirare a sinistra delle altre reti metalliche. Raggiunto un canale ghiaioso salirlo sino al cospetto della parete, alla base delle vie i nomi sono scritti con della vernice blu.
La via si svolge sempre esposta a sud su roccia a tratti un po' unta, soprattutto in un paio di passaggi chiave, in cui 1-2 chiodi in più sarebbero apprezzati (5°tiro).
A parte ciò, i chiodi presenti nel resto della via sono più che sufficienti. A volte non è sempre facile capire la direzione del tiro, anche per via di alcuni incroci con la via Altra Chiappa.
1° tiro:
Salire la facile placca sovrastante per spostarsi poi leggermente a destra tra radi arbusti e nuovamente per un’altra placca. In prossimità di un canalino che sale verso sinistra fino ad una lucente sosta noi abbiamo proseguito sempre dritti per un piccolo diedrino per arrivare alla sosta su resinati (l’altra deve essere la sosta della via Altra Chiappa) 45 m, III°, IV°, 4 fix
2° tiro:
Dalla sosta salire sulla placca soprastante.
La direzione non è chiara, si distingue sulla sinistra una linea di spit appartenenti alla via Altra Chiappa. Ignorarli.
In alto a sinistra si scorgono degli anelli nuovi.
Siamo usciti dalla sosta puntando a quelli e tenendo la sinistra.
Altre relazioni dicono di uscire dalla sosta tenendo la destra, ma non vedendo nulla, al momento tale direzione ci è sembrata meno ovvia.
Una volta risaliti, spostarsi verso destra un po' al buio verso una fessura con del verde. Sopra un piccolo cespuglio all'interno della fessura vi troverete davanti un fittone fino ad ora non visibile.
Ora la direzione del tiro acquista più senso. Risalire verso una comoda sosta posta su una cengia, attrezzata con catena. Più in alto a sinistra potete vedere un grosso anello dall'aria datata. 25 m, V°-, 3 fix
3° tiro:
Salire verticalmente il diedro oltrepassando in cima un piccolo rimonto.
Altre relazioni consigliano di risalire traversandolo a destra, a noi è sembrato più facile oltrepassarlo direttamente.
Risalire, con andamento verso sinistra, il successivo diedro –quello posto più a destra dei 2 visibili. Attenzione, alcuni sassi nel diedro si muovono soprattutto quelli sulla sinistra dell'ultimo fix.
Piegare poi a sinistra verso la sosta. 45 Mt., IV°, V°-, 3 fix, 2 chiodi, possibilità di integrare con friends
4° tiro:
Salire direttamente sopra la sosta tenendo leggermente la destra.
Nel canale troverete un nut incastrato che non è il caso di usare considerata l’usura. Poco prima infatti c'è un fittone nuovo.
Proseguire fino ad una sosta dove potrete comodamente rinviavi, per poi proseguire con una parte del tiro successivo.
Procedere lungo il traverso sulla sinistra (un chiodo nella fessura ad angolo), la sosta di trova avanti un paio di metri una volta superato lo spigolo.
Ad una prima occhiata il suddetto genera qualche timore essendo molto unto e abbastanza esposto. Non fatevi spaventare: dietro, appena a sinistra dello spit ben visibile sullo spigolo, si trova una buona maniglia che vi farà tirare un sospiro di sollievo. 35 Mt., V°, IV°, 2 fix, 2 chiodi, 1 sosta intermedia
5° tiro:
Il tiro chiave della via. Obliquare verso sinistra per un paio di metri fino a giungere sotto il diedro strapiombante.
Dalla sosta non vedrete protezioni, ma troverete un chiodo proprio alla base del diedro stesso. Salirlo decisi puntando allo spit posto in cima visibile solo all’ultimo.
Purtroppo è piuttosto unto. Al termine c'è una presa un po' di fiducia per la mano sinistra, mentre sempre a sinistra appena oltre lo spit posto a destra c'è una buona maniglia. Piuttosto unti gli appoggi per i piedi.
Traversare poi verso destra, sempre con un po' di attenzione, e rimontare la successiva placca fino a raggiungere la sosta. 35 Mt., V°, V°+ / VI°-, 2 fix, 1 chiodo, possibilità di integrare
6° tiro:
Dalla sosta traversare in leggera discesa verso sinistra, sfruttando delle lamette e brevi fessure, fino allo spigolo poco accentuato.
Proseguire in diagonale seguendo le placchette fessurate fino alla sosta ben visibile già dalla partenza del tiro. Fare molta attenzione a non smuovere la grossa ghiaia presente in alcuni punti e soprattutto in dirittura d’arrivo! 35 Mt., V°-, IV°, III°, 2 fix
Discesa
Rimontare la sosta (attenzione sempre a non smuovere il pietrisco sul sentiero) e seguire verso sinistra i bolli rossi sul sentiero.
Si scende poi con l'aiuto di diverse catene fino al canale ghiaioso dell'attacco. Tenete il casco fino a qui, sempre presente il pericolo di caduta sassi. Rientrare poi alla macchina mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento.