scialpinismo
25.11.2012 - Passo Spluga – Pizzo Tambò (3279 m)
Gruppo: Alpi Lepontine – Passo Spluga
Regione: Lombardia
Locaità di partenza: Passo Spluga se raggiungibile in auto, altrimenti il lago di Montespluga
Struttura d'appoggio: -
Esposizione: sud
Difficoltà: BSA
Quota di partenza: 2144 m
Massima elevazione raggiunta: 3279 m
Dislivello Totale: 1187 m
Sviluppo: 8,7 km
Riferimento cartografico: Carta nazionale della Svizzera 1:25.000 numero 1255 e 1254
Tempi di percorrenza: Totale 5h 10’
Descrizione generale
Il Pizzo Tambò è la vetta più alta della catena Mesolcina che determina il confine tra Italia e il Canton dei Grigioni in Svizzera.
È formato da tre versanti: quello nord, svizzero, che scende sulla Tamboalp verso Splügen; il versante occidentale, ancora svizzero, scosceso e sfasciumato; il versante orientale oggetto di questa relazione è quello italiano che degrada senza vere e proprie pareti sul Passo dello Spluga e sul lago di Montespluga, presentando la più cospicua Vedretta della Spianata.
La prima ascensione è attribuita a Johann Jacob Weilenmann con guida, nel luglio del 1859, dal versante italiano.
Tuttavia la relativa facilità di accesso fa supporre il raggiungimento, non documentato, della vetta già in precedenza.
Accesso, Descrizione dell’itinerario
Arrivando da Lecco, seguire la strada per Madesimo, poco prima dell’abitato svoltare a sinistra verso il passo dello Spluga.
Se la strada del passo è aperta si può proseguire fino ad esso, altrimenti si lascia la macchina dove la strada è sbarrata (abitato di Montespluga, subito dopo il lago possibilità di parcheggio sulla destra) e si prosegue sci ai piedi fino al passo.
In questo caso rispetto alla relazione si aggiungono 200 m di dislivello.
Dal passo si risalgono le balze iniziali in direzione ovest restando sempre sul versante sud. La linea di salita costeggia la dorsale vera e propria e il Pizzo Tamborello (2.669 m) fino a raggiungere una piccolo risalto poco sopra i 3000 m.
Da qui si ridiscende qualche metro e si guadagna il filo di cresta a poche decine di metri dalla base della piramide finale del Pizzo Tambò.
Si lascano gli sci (circa 3100 m) e si procede lungo la rampa innevata sul filo della cresta, al termine della quale ci si sposta leggermente a sinistra, terminando l’ascensione sul versante sud. Tempo di salita 3h 20’.
In base alle condizioni di innevamento la cresta può richiedere l’uso di piccozza e ramponi o meno; avere con se una piccozza può comunque sempre consigliabile.
In condizioni di scarso innevamento sulla parte terminale della cresta si procede per facili roccette. Qualche sasso instabile e l’arrampicata con quanto e scarponi deve comunque indurre alla massima attenzione.
La discesa avviene lungo l’itinerario di salita fino al risalto a 3000 m. Qui si può scegliere di risalire i pochi metri e proseguire lungo lo stesso itinerario, oppure aggirare il risalto a sinistra e scendere lungo canali con bella sciata che richiede, però, condizioni di innevamento sicure.
Sempre lungo il versante sud si ridiscende fino al Passo Spluga. Tempo di discesa 1h 50’.