scialpinismo
02.12.2012 - Val Malenco – Sasso Nero (2912 m)
Gruppo: Alpi Retiche – Val Malenco
Regione: Lombardia
Locaità di partenza: San Giuseppe - Rifugio Barchi
Struttura d'appoggio: -
Esposizione: sud-est
Difficoltà: MS
Quota di partenza: 1600 m
Massima elevazione raggiunta: 2912 m
Dislivello Totale: 1400 m
Sviluppo: -
Riferimento cartografico: -
Tempi di percorrenza: Totale 6 h
Descrizione generale
Il Sasso Nero così chimato per la sua caratteristica bastionata di roccia verticale di color nerastro è un balcone sulle principali cime delle Retiche Centrali. A nord col Bernina e tutte le punte attorno e asud per il Monte Disgrazia e la catena delle Orobie.
La seconda volta che lo salgo in veste invernale e sempre come ripiego causa brutto tempo o pericolo elevato grazie alla sua vicinanza alle piste da sci del comprensorio di Chiesa. Meriterebbe comunque per i panorami che permette di gustare una visita anche in situazioni "normali".
La prima volta causa nuvole basse che non permettevano una visuale a più di 10 mt abbiamo ripegato a poche decine di metri dalla sua cima, oggi nonostante i venti tempestosi (dalla bocchetta un centinaio di metri sotto la vetta fino alla meta non permettevano a tratti di stare in piedi) siamo riusciti nell'intento di raggiungerla.
Causa lo scarso innevamento a quote basse le piste da sci sono state proprio una manna.
Accesso, Descrizione dell’itinerario
Arrivando da Lecco, seguire la strada statale della Valtellina ed arrivati a Sondrio proseguire in direzione nord in Valmalenco. Prima di Chiesa in Valmalenco proseguire per San Giuseppe e poi la strada che sale a sinistra verso il Barchi e lo seggiovie (indicazioni).
Dapprima per strada carrozzabile che porta qualche decina di metri sopra la partenza delle funivie tenendo le piste sulla destra e proseguire poi seguendo le indicazioni per il Rifugio Palù e lago omonimo.
Approdati al rifugio proseguire nel bosco seguendo un sentiero in direzione nord che porta ad una piana con qualche malga e rudere.
Attraversarsa sempre in direzione nord e proseguire verso l'evidente Bocchel de Torno che ripido porta a ridosso delle piste e all'arrivo della seggiovia Sasso Nero.
Da questo puntanto sempre verso settentrione si risale il valloncello appena dietro le piste cercando aggirare i sassi più grossi nel modo più comodo per approdare sopra la balza e con un veloce traverso sopra un canale abbastanza largo dove si possono notare con scarso innevamento i segni colorati di un sentiero.
Rimontare i pendii leggermente più ripidi per poi muoversi in traverso verso sinistra fino ad arrivare ad un altipiano gibboso che viene seguito con leggeri saliscendi fino ad arrivare sotto la cima de Il Castello (2633m). Lasciato questo sulla sinistra si prosegue in discesa per circa una cinquantina di metri solcando la bocchetta che ci separa dagli ultimi pendii per conquistare la vetta sci ai piedi.
Come accennavo i venti tempestosi che ci attendevano ci hanno solo permesso una velocissima stretta di mano e nemmeno un commento , no sguardo intorno oppure una foto. Gli ultimi 15 m di salita sono stati compiuti in circa 10 minuti su terreno completamente ghiacciato dove era impossibile far lavorare le pelli e dove l'unico modo per non essere scaraventati a terra era quasi accovacciarsi e puntare di bastoncini nel ghiaccio.
La discesa per lo stesso itinerario di salita. Giunti alle piste è consigliato scendere da queste puntando verso il Rif Barchi. E' ecessaria una ripellata di corca 100 m fino al Passo di Campolongo.