scialpinismo

09.12.2012 - Canton Ticino - Splugen – Piz Calandari (2545 m)

Gruppo: San Bernardino

Regione: Svizzera - Canton Ticino

Locaità di partenza: Sufers

Struttura d'appoggio: Cufercalhutte (2385 m)

Esposizione: sud-est

Difficoltà: MS

Quota di partenza: 1438 m

Massima elevazione raggiunta: 2545 m

Dislivello Totale: 1161 m

Sviluppo: 10,7 km

Riferimento cartografico: Carta Nazionale Svizzera 1:25000 numero 1235 - Andeer

Tempi di percorrenza: Totale 4 h

Descrizione generale
Questa cima poco conosciuta si trova sul versante opporto del paesino di Splugen e le omonime piste da sci.
Con pericolo alto (3), frastornati dal vento tempestoso del giorno precedente e poca voglia di ripetere itenerari già visti decidiamo di prendere spunto da un paio di relazioni dell'anno passato ed esplorare questo versante.
Possiamo considerarci soddisfatti della scelta: prima parte nel bosco, pendii morbidi, pianori e versanti aperti mai ripidi. Nonostante la poca neve e alcuni pendii pelati dal vento dei giorni scorsi e di questa mattina che ancora soffiava moderato, siamo riusciti a fare qualche bella curva e divertirci.
Consigliabile in giornate pericolose anche per la scarsa frequentazione.

Accesso, Descrizione dell’itinerario
Superato il tunnel del San Bernardino e poi Splugen di un paio di km ci si imbatte nel paesino di Sufers. Addentrarsi in esso e lasciare l'auto dove possibile (poca possibilità di parcheggio).
Risalire dapprima una carrozzabile in direzione dell'alpeggio di Foppa e seguendo le indicazioni per la Cufercalhutte a 2385 m accedere al bosco proseguendo per il sentiero estivo (è possibile continuare a seguire la strada).
Anche con scarso innevamento siamo riusciti senza problemi particolari a districarci ed uscire al sole dopo circa 500 m di dislivello.
Da qui aggirando verso sinistra il dosso che si alza sopra di noi esalendo di un paio di centinaia di metri si giunge attraversando un ruscello ad un gruppo di baite sparso sui dolci pendii che ci hanno permesso di tanto in tanto si ripararci e sfuggire al vento che a tratti soffiava fastidioso e freddo.
E' già possibile a questa quota (2000m) vedere in lontananza in direzione nord la capanna di pietra 380 m più in alto. Quindi si prosegue con percorso non obbligato sui dossi soprastanti e arrivati al Rifugio abbiamo proseguito su un dosso qualche decina di metri sotto la vetta a quota 2545 m per poi ridiscendere in un canale appena pronunciato (di cui abbiamo verificato prima la sicurezza) dove la quantità di neve sembrava sufficiente per non continuarea toccare sassi.
La discesa avviene fino alle baite per lo stesso itinerario e poi seguendo la stradina abbandonata al principio per il bosco che porta in paese. Scelta obbligata considerata la scarsità di neve.

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