scialpinismo
27.12.2012 - Valtellina - Pizzo Meriggio (2358 m)
Gruppo: Alpi Orobiche - Valtellina
Regione: Lombardia
Località di partenza: Campelli
Struttura d'appoggio: -
Esposizione: Nord-Ovest e Nord-Est
Difficoltà: MS
Quota di partenza: Campelli 1310 m - oggi partiti da 600 m causa strada impraticabile
Massima elevazione raggiunta: 2358 m
Dislivello Totale: 1758 m
Sviluppo: -
Riferimento cartografico: -
Tempi di percorrenza: 3,5 h salita 1,5 h discesa
Descrizione generale
Il Pizzo Meriggio, già sentito nominare da qualche amico ma mai preso seriamente in considerazione, è visible già dal fondovalle nei pressi di Sondrio. E' una gita di scialpinismo considerata sicura grazie al bosco nella parte bassa e alla cresta sommitale mai esposta e in falsopiano che porta fino in vetta.
Accesso, Descrizione dell’itinerario
Lasciata la statale della Valtellina e poi Sondrio si giunge ad Albosaggia dove si seguono le indicazioni fino all'abitato di Campelli a 1310 m.
Oggi però siamo stati costretti a partire molto più in basso (600 m) nonostante lo scarso innevamento sulla strada e le numerose lastre di ghiaccio che non ci hanno concesso di proseguire in auto.
Giunti appunto all'abitato sopra citato si segue verso sud est inoltrandosi nei boschi dove si notato per le prime centinaia di metri i piloni dei vecchi impianti di risalita fino a giungere sulla dorsale che dalla cima del Pizzo della Piada discende in direzione nord est.
Da qui per ampia cresta e boschina che va diradandosi sempre più si aggira sul versante sud la cima sopra citata per poi proseguire sulla cresta che porta alla cima del Pizzo Meriggio a quota 2358 m.
La discesa per lo stesso itinerario presenterà una buona neve farinosa e appena pesante dalla cima fino a 2000 m per poi cambiare e diventare più crostosa fino a giungere intorno ai 1800 m da dove la rigelata della notte ha reso la neve molto dura e preservato tutte le tracce possibili rendendo la sciata difficile e faticosa. Fare attezione alle lastre ghiacciate.
Non parliamo di quanto sia stato divertente scendere la strada iniziale, prima sfruttando la famosa posizione a "spazza-uovo", come direbbe la nostra Lale, e poi sci in mano.
Tutto sommato direi una buona gita, almeno per la compagnia :)