scialpinismo

09.01.2014 - Valle Leventina – Poncione di Tremorgio (2669 m)

Gruppo: Alpi Lepontine

Regione: Canton Ticino (Svizzera)

Località di partenza: Quinto, palazzetto del ghiaccio di Ambrì

Struttura d'appoggio: -

Esposizione: nord

Difficoltà: BS

Quota di partenza: 989 m

Massima elevazione raggiunta: 2669 m

Dislivello Totale: 1680 m

Sviluppo: 15 km

Riferimento cartografico: Carta scialpinistica della Svizzera 1:50.000 numero 266S

Tempi di percorrenza: 4 h per la salita

Descrizione generale
Il Poncione di Tremorgio è un'elevazione situata sulla sponda destra del Ticino, tra la Valle Leventina e la Val Lavizzara.
È una gita di gran soddisfazione, sia per dislivello, che per la qualità della sciata. Grazie all'esposizione Nord per quasi tutto l'itinerario la neve si mantiene polverosa a lungo; il nome Ambrì probabilmente deriva da ombra perché il paese rimane senza sole per più di due mesi all'anno.
Sono necessarie condizioni sicure per i pendii oltre l'alpe Stabiello e nella Valle dei Cani; la quota modesta di partenza e il tragitto iniziale nel bosco, richiedo un buon innevamento.

Accesso, Descrizione dell’itinerario
Dall'Italia percorrere l'autostrada A2 in direzione Gottardo e prendere l'uscita 42 Quinto. Proseguire verso Ambrì/Quinto e prima della stazione ferroviaria si trova il Palazzo del Ghiaccio sulla sinistra. 100 km da Chiasso e 50 da Bellinzona

Dal parcheggio dello stadio del ghiaccio della famosa squadra Ambrì-Piotta ci si addentra nel ripido bosco seguendo la strada forestale (possibile qualche albero schiantato), che porta fino alle baite del Gioett (1464 m). Continuare in direzione sud seguendo ancora la strada o direttamente per i prati; evitare le indicazioni per il Rifugio Garzonera. Raggiunto l'alpeggio Cassin (1594 m) i prati lasciano posto ad un rado bosco e la valle si stringe.
Si prosegue tra gli alberi sulla sponda orografica destra del torrente 'Ri Secco' (a sinistra salendo) fino a raggiungere il pianoro dell'Alpe di Cara (1833 m). Si continua in direzione sud salendo corridoio nevoso tra i larici sbucando allo Stabiello (2025 m). Da qui è possibile vedere la cima del Tremorgio e la sua parete nord.
La salita prosegue nel vallone ai piedi della parete, in direzione sud-est per poi rimontare i pendii a destra, a tratti ripidi, aggirando uno sperone roccioso fin nei pressi del Lago di Cara.
Piegare decisamente verso sinistra e risalire la Valle dei Cani fino alla bocchetta (2534 m) dove inizia la cresta SW che si percorre fino in vetta. La bocchetta è il primo punto in tutta la salita dove è possibile vedere il sole.

Dalla cima il panorama è fenomenale: a sud il Pizzo Campolungo e il Campo Tencia, a ovest dietro il Pizzo Massari si vede il Basodino con il suo bel ghiacciaio; verso nord si spazia dai 4000 dell'Oberland Bernese fino al Dammastock, Sustenhorn, Lucendro e la zona del Lucomagno.
La discesa avviene lungo l'itinerario di salita.
C'è la possibilità, con condizioni ottimali, di scendere il canale sulla parete nord (>40°).
Dal Lago di cara è possibile effettuare una risalita di circa 300 m al Pizzo della Sassada o Madone.
Per la discesa nel bosco finale si segue la stradina; con abbondante innevamento è possibile solo in alcuni punti tagliare i tornanti. Noi abbiamo trovato la strada abbastanza ghiacciata, tutta a gobbette e con diverse piante da scavalcare, ma è il giusto prezzo da pagare per una discesa che dalla bocchetta dei Cani al Gioett regala una polvere di qualità, sempre su buone pendenze, con dei tratti in bosco rado e tante gobbe per divertirsi a saltare!

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